Quale stile di giardino rappresenta la tua idea di verde? Trova il tuo
Hai mai pensato al tuo giardino come a un luogo che rispecchia la tua personalità, i tuoi desideri, il tuo modo di vivere la natura? In questa guida ti aiuto a scoprire qual è lo stile di giardino più adatto a te, anche se è piccolo. Perché qualsiasi spazio può diventare un angolo speciale, se progettato con consapevolezza.
Il giardino segreto
Se per te il verde è un luogo dell’anima, un angolo nascosto in cui rifugiarti per leggere, meditare o semplicemente stare in silenzio, allora il giardino segreto è il tuo spazio ideale. Come una scenografia che cela angoli e dettagli – la casetta per gli uccelli, una piccola fontana, un gazebo per la lettura – il giardino segreto è un luogo che invita alla lentezza, alla scoperta della natura e di sé stessi.
Il giardino per chi desidera rifugiarsi nella natura
Si può progettare questo tipo di giardino anche in un contesto urbano. Le piante diventano elementi scenografici per creare percorsi sinuosi che invitano alla scoperta di angoli celati alla vista, schermati da arbusti, siepi o rampicanti.
Panchine avvolte nel verde, tavolini appartati, piccole casette e bagnatoi per uccelli diventano la meta di un percorso nella natura e dentro di sé. È un giardino dove il verde è ricco e intenso, ma allo stesso tempo è in perfetto equilibrio con altri elementi: fontanelle, rigagnoli d’acqua, piccoli stagni contornati da cespugli ed erbe aromatiche.
Il profumo di lavanda, rosmarino, santolina, salvia nemerosa e caprifoglio avvolge il visitatore. Campanule, lentisco, callistemon e piccoli arbusti lo accompagnano lungo il percorso, che è anche sensoriale. I contrasti di fogliame e le fioriture di diverse cromie creano giochi di luci, ombre e colori sempre nuovi, stagione dopo stagione.
Piante consigliate
Se ti piacciono gli allestimenti naturali, puoi evitare le essenze classiche come rose e azalee, spesso soggette a patologie, e preferire, invece, un mix di piante più rustiche e variegate:
- rose rampicanti spalliera
- piante bulbose (tulipani)
- glicine
- alberature: salice piangente, aceri,
- gruppi di arbusti fioriti: camelie, azalee, ortensie, abelia, raphiolepis
- erbacee perenni: anemoni, carex, aquilegia, geranium, hosta
Dove realizzarlo
Questo stile si esprime pienamente nei giardini abbastanza ampi, dove è possibile progettare percorsi e zone schermate. Tuttavia, con creatività e una buona selezione di fioriere su misura e rampicanti, è possibile evocarlo anche in un giardino più piccolo o su un ampio terrazzo.
Il giardino zen o in stile giapponese
La filosofia giapponese è alla base della progettazione di questo tipo di giardino, che è un invito al silenzio e alla contemplazione. Armonia, equilibrio tra vuoto e pieno, tra elementi vivi e inerti: sono questi i suoi aspetti caratterizzanti. Il giardino zen non va vissuto come spazio sociale, ma come luogo da osservare e interiorizzare. È un rifugio per la meditazione, dopo una giornata di lavoro e nei momenti di stress.
Il giardino per chi cerca l’essenziale
Il giardino zen è l’ideale per chi cerca una relazione essenziale e spirituale con il verde. Ogni dettaglio ha un significato simbolico: l’acqua rappresenta la vita, la sabbia il fluire dell’esistenza, le rocce la stabilità, i piccoli alberi la forza e la resilienza.
Tutti gli elementi sono scelti e posizionati in armonia tra loro. Le composizioni sono sobrie e la scena è dominata da elementi inerti come la ghiaia rastrellata, la sabbia e le pietre, che rappresentano il fluire della vita. Tra questi spazi vuoti e simbolici si inseriscono alberelli potati con precisione, bonsai, muschi e felci. Il verde non deve mai eccedere, perché un giardino zen è un luogo da scolpire, non da riempire.
I passi giapponesi tracciano un percorso meditativo tra piccole lanterne, staccionate in legno naturale e, talvolta, una ciotola d’acqua o un minuscolo specchio liquido: un ponticello che collega mondi interiori, più che spazi fisici.
Piante consigliate
Nel giardino zen la botanica è ridotta al minimo. Sono sufficienti pochi esemplari ben curati e disposti con attenzione, come:
- aceri giapponesi
- pino bianco giapponese
- ciliegi giapponesi (prunus serrulata kanzan)
- ginepro
- muschio
- azalee
- bambù
- camelie
Dove realizzarlo
È uno stile che si sposa bene con le esigenze di chi vive in città, perché richiede poche piante e bassa manutenzione e non richiede necessariamente grandi spazi.
Il giardino new dutch wave
Se ami la spontaneità della natura e vuoi un giardino che cambi con le stagioni, vivo e in movimento, allora lo stile new dutch wave potrebbe essere la scelta giusta per te. L’intervento umano è impercettibile e le piante si mescolano tra loro in modo rustico e spontaneo. È ispirato ai paesaggi liberi come le praterie. Infatti è chiamato anche new prairie.
Il giardino per chi ama il verde spontaneo e in evoluzione
Il new dutch wave è un giardino dall’aspetto quasi disordinato, simile a un paesaggio di campagna, da attraversare e ammirare col mutare delle stagioni. Uno dei grandi riferimenti di questo stile è Piet Oudolf, paesaggista olandese che ha trasformato l’ex linea ferroviaria di New York nella celebre High Line: un giardino sopraelevato che celebra proprio questo approccio. Il new dutch wave è caratterizzato dall’abbondanza di erbacee perenni e graminacee ornamentali come salvia nemerosa, gaura, pennisetum e calamagrostis, che donano allo spazio verde un aspetto morbido e spontaneo, in costante mutamento.
È un giardino vivace, vario, multisensoriale. Contrasti delicati, con foglie di forme e colori diversi generano un effetto “spettinato”. I fiori leggeri e le spighe piumose creano movimento, danzano al vento e accompagnano lo sguardo lungo un sentiero di composizioni che non sono mai statiche. È un giardino vivo: api, farfalle e bombi lo popolano, attirati dalla varietà di specie e dalla ricchezza di fioriture. Qui non ci sono potature formali. Le piante crescono libere, si seccano d’inverno e tornano rigogliose in primavera. Nonostante le apparenze, se ben progettato, con arbusti rustici e piante autoctone, il giardino new dutch wave è facile da mantenere.
Piante consigliate
Nel giardino new dutch wave le protagoniste sono le erbacee perenni e le graminacee ornamentali, piante rustiche dalla bellezza naturale capaci di convivere tra loro armoniosamente. Alcune delle specie più utilizzate sono:
- salvia nemorosa
- gaura lindheimeri
- pennisetum
- calamagrostis
- echinacea
- rudbeckia
- verbena bonariensis
- achillea
- stipa tenuissima
A queste si possono abbinare arbusti autoctoni e resistenti come il lentisco, il callistemon, l’iperico, l’osmarea, l’evonimo e la santolina, che danno struttura e varietà.
La bellezza di questo giardino è nella libertà e nel ritmo spontaneo della natura: il segreto sta nel creare accostamenti cromatici e dimensionali, con fioriture scalari, forme leggere e contrasti di fogliame, evitando l’ordine artificiale tipico di altri stili di giardino.
Dove realizzarlo
Il giardino new dutch wave è l’ideale in spazi medio-grandi, dove è possibile lasciare alle piante il giusto respiro e assecondare l’andamento delle stagioni. Si può realizzare in giardini privati, aiuole soleggiate, scarpate e aree verdi urbane, ma come giardino pensile, può essere adattato anche ai terrazzi spaziosi. Se si utilizzano fioriere su misura capienti e si lavora in altezza, scegliendo graminacee leggere e posizionando arbusti e cespugli, è possibile ricreare l’effetto di un piccolo bosco spontaneo.
Altri stili di giardino
Oltre a giardino segreto, zen e new dutch wave, esistono altri stili che possono ispirare chi desidera creare uno spazio verde personalizzato e adatto al contesto abitativo in cui vive. Ma si tratta perlopiù di allestimenti che si esprimono al meglio nei grandi spazi, come i parchi privati.
Giardino all’italiana e alla francese
Il giardino all’italiana e il giardino alla francese sono pensati per chi ama l’ordine e la simmetria. Caratterizzati da geometrie perfette, alternano siepi potate con precisione, vasi ornamentali, fontane, percorsi regolari e talvolta elementi architettonici tipici come nicchie, balaustre e statue. Sono stili che ritroviamo nei grandi giardini storici: il parco della Reggia di Caserta, quello di Versailles, il Giardino di Boboli a Firenze. Sono complessi da riprodurre in uno spazio ridotto, ma possono essere reinterpretati su terrazzi o rooftop con l’uso di fioriere su misura, sempreverdi potati con cura, arte topiaria (l’arte di potare le chiome per dare loro una forma geometrica), giochi di pieni e vuoti.
Giardino all’inglese
Il giardino all’inglese è il precursore dello stile naturalistico. È un giardino romantico, apparentemente spontaneo, che simula un paesaggio naturale: sentieri curvilinei, alberi posizionati con equilibrio asimmetrico, prati morbidi, laghetti artificiali, ponticelli in legno e tempietti evocano scenari da dipinto. È uno stile adatto a spazi ampi, ma può ispirare anche allestimenti in scala ridotta, dove si vuole dare l’impressione di un angolo verde “libero”, non troppo costruito, ma comunque armonioso.
Orto sinergico
Chi ama coltivare in modo consapevole e sostenibile può trovare ispirazione nell’orto sinergico, una modalità di coltivazione che si fonda sul rispetto dell’equilibrio tra le piante e la biodiversità. L’orto sinergico non ha file regolari, ma piuttosto un aspetto “misto”, dove ortaggi, fiori e aromatiche convivono creando composizioni produttive e ornamentali al tempo stesso. Richiede conoscenze botaniche sufficientemente approfondite – soprattutto per le consociazioni tra le piante, cioè l’abbinamento di piante che convivono bene tra loro – e può essere una soluzione adatta a chi desidera un giardino che sia anche fonte di cibo, oltre che un luogo da vivere.
E se ho poco spazio o voglio solo schermarmi?
La maggior parte delle persone che mi contatta per progettare un giardino, un terrazzo o un balcone ha un’esigenza molto chiara: creare una schermatura naturale con piante che richiedono poca manutenzione. Spesso si tratta di piccoli spazi esposti in città affollate come Milano, dove il bisogno principale è ripararsi da sguardi indiscreti e godere di un angolo di verde facile da gestire. In questi casi, più che uno stile riconoscibile, si può scegliere un allestimento pratico e personalizzato, che risponde alle necessità quotidiane. Per esempio, prevedendo:
- piante rampicanti su tralicci o pergole, che aiutano a schermare senza occupare troppo spazio
- sempreverdi per avere un giardino o un terrazzo verde anche nei mesi freddi
- composizioni semplici: due o tre specie ben scelte, posizionate all’interno di fioriere su misura, aiutano a ottenere un aspetto ordinato sia in giardino che in terrazzo
- un sistema di irrigazione automatico
Non si tratta di uno “stile” ufficiale, ma è un allestimento molto richiesto nei piccoli spazi. Qui, infatti, l’obiettivo è soprattutto vivere bene il proprio angolo di verde, renderlo accogliente e rilassante.
Qual è il tuo stile di giardino?
Anche con poco, si può adattare uno spazio al proprio gusto e alla propria idea di Verde. Per esempio, ecco alcuni scatti dal mio terrazzo.
È un esperimento, il mio modo di interpretare il verde. Ognuno di noi ha il suo modo di vivere le piante, perché lo stile giusto non è quello che “va di moda”, ma è quello che ti fa sentire a casa.
Qual è il tuo?
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Chi sono
Mi chiamo Massimo Schinchi, sono un tecnico del verde e garden designer. Ho creato ANTESI per prendermi cura insieme a te degli spazi verdi della tua casa: giardini (sia privati che condominiali), balconi e terrazzi. La mia attività ha come base operativa Milano, ma mi sposto in tutta Italia, per andare dove il Verde mi chiama, senza pormi limiti geografici, alla ricerca di nuove, concrete ed appaganti esperienze.
Scopri i miei servizi per sapere come posso prendermi cura del tuo spazio verde.



























