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Come irrigare il tuo giardino o il tuo terrazzo

Hai un giardino, un terrazzo o un balcone e ti stai chiedendo quanta acqua dare, quando annaffiare e come? In questa guida all’irrigazione di giardini e terrazzi trovi consigli, regole da seguire e piccoli accorgimenti per prenderti cura del tuo spazio verde.

Di quanta acqua hanno bisogno le piante?

La corretta irrigazione di una pianta è strettamente legata al processo di evapotraspirazione, cioè il processo attraverso cui questa rilascia vapore acqueo tramite le foglie.

Durante le prime ore del giorno, la pianta attiva la fotosintesi clorofilliana, che poi rallenta all’aumentare della temperatura. Quando il sole raggiunge il suo culmine, intorno a mezzogiorno, le foglie si scaldano e per raffreddarsi traspirano: la pianta apre gli stomi – che sono cellule simili a piccole bocche – e rilascia vapore acqueo, stimolando le radici ad assorbire nuova acqua dal suolo. Ecco perché è fondamentale che il terreno non sia mai completamente secco: se la pianta non riesce a richiamare acqua, entra in stress.

Ma quanta acqua dare e in quale quantità?
La quantità di acqua necessaria per irrigare correttamente un giardino, un balcone o un terrazzo dipende da diversi fattori:

  • Temperatura e clima
  • Esposizione
  • Tipo di pianta
  • Dimensioni del vaso

Tenere conto di tutte queste variabili ti permette di fornire alla pianta l’acqua necessaria, evitare ristagni che possono causare marcescenze e limitare lo stress idrico, che può portare la pianta in sofferenza.

Clima e quantità di luce

Il primo elemento da considerare nell’irrigazione è il clima. In estate, quando le temperature sono elevate e le giornate più lunghe, le piante hanno un fabbisogno idrico maggiore rispetto all’inverno. Anche la latitudine ha la sua importanza: a sud l’evapotraspirazione è maggiore che al nord. Quindi, per esempio, la stessa pianta, a Roma, richiederà più acqua di quella necessaria a Milano.

Esposizione

Anche l’esposizione gioca un ruolo fondamentale. Le piante che si trovano in un giardino o su un terrazzo rivolto a sud – o su un lastrico solare, che è sempre completamente illuminato dal sole -, richiederanno più acqua rispetto a un balcone in ombra. La posizione stessa del vaso – se appeso alla ringhiera, appoggiato a terra o su un davanzale – influisce sul grado di esposizione ai raggi solari e al vento, accelerando o rallentando l’evapotraspirazione.

Piante in penombra

Tipo di pianta

Le piante tipiche del clima mediterraneo, come l’ulivo o il rosmarino, sono più resistenti alla siccità rispetto a specie acidofile, come le ortensie e le azalee. Queste ultime preferiscono un clima più freddo e umido e quindi hanno bisogno di maggiore irrigazione. Ecco perché, per avere un’oasi verde rigogliosa, è molto importante scegliere le piante giuste per il tuo terrazzo o per il tuo giardino.

Dimensione del vaso

La dimensione del vaso incide direttamente sulla quantità e sulla frequenza dell’irrigazione. Infatti, un contenitore piccolo si asciuga molto più rapidamente di uno grande, mentre, nel vaso grande, l’acqua tende a evaporare più lentamente: la superficie può asciugarsi, ma in profondità il substrato mantiene l’umidità a lungo. In questo modo le radici possono contare su una riserva costante di acqua. Per fare un esempio, un piccolo vaso posizionato su ringhiere o davanzali, esposto al sole e al vento, si asciuga molto rapidamente e per questo le piante che ospita hanno bisogno di irrigazioni quotidiane. Al contrario, un albero a dimora in un vaso ampio, con un diametro di almeno 50 cm, può resistere anche alcuni giorni senza acqua.

Irrigazione a goccia per balconi

Quanti litri d’acqua dare alle tue piante: alcuni esempi

Ogni pianta ha esigenze specifiche e per capire quanta acqua prevedere sarebbe necessario progettare un impianto di irrigazione dimensionato che tenga conto delle esigenze specifiche del tuo giardino, terrazzo o balcone. Indicativamente, considera che:

  • Una siepe divisoria, come, per esempio, la photinia o il lauroceraso, può richiedere 20–25 litri di acqua a settimana per metro quadro di chioma.
  • Gli arbusti possono avere bisogno di 15–20 litri di acqua a settimana per metro quadro di chioma.
  • Gli alberi tipici del clima mediterraneo, come l’ulivo o l’oleandro, richiedono 10–15 litri di acqua a settimana per metro quadro di chioma. Mentre gli alberi tipici del clima continentale, come l’acero e la betulla, richiedono le stesse quantità, ma subiscono maggiormente il caldo. Dunque, nei mesi estivi, il loro fabbisogno idrico è maggiore.

Quando e come annaffiare?

Ecco alcuni suggerimenti che do sempre ai miei clienti per mantenere in salute il giardino o il terrazzo che ho progettato e realizzato per loro:

  • Innaffiare con poca frequenza, ma in abbondanza. Meglio irrigare 2–3 volte a settimana, con una quantità sufficiente a bagnare tutto il pane radicale (cioè, la zolla), piuttosto che irrigare tutti i giorni dando poca acqua. Bagnando poco e quotidianamente, infatti, si inumidiscono solo le radici superficiali – le più esposte agli sbalzi di temperatura e quindi anche le più fragili – lasciando a secco quelle che si trovano in profondità, dove la temperatura è più costante.
  • L’orario ideale per innaffiare è al mattino presto, perché l’acqua ha più tempo per penetrare nel terreno prima che si attivi l’evapotraspirazione. In estate si può dare un rinforzo anche nel tardo pomeriggio, se si notano particolari stress. Non è raccomandato bagnare alla sera (soprattutto il prato) in quanto l’umidità atmosferica sommata a quella del terreno potrebbe favorire l’insorgere di malattie fungine.
  • È meglio bagnare lentamente il terreno che annaffiare in un solo getto prepotente. Infatti, irrigare dolcemente ti permette di far penetrare l’acqua in ogni interstizio e avere sempre un terreno sufficientemente umido, anche nella parte più profonda del vaso.
  • È consigliato irrigare quando il terreno tende a essere secco: bagnare sul bagnato porta asfissia e marciumi radicali (oltre a essere uno spreco idrico). Piuttosto che abbondare, è più corretto stimolare la pianta a cercare acqua.

In generale, per garantire l’apporto di acqua corretto – soprattutto in terrazzo, sul balcone e nelle aiuole – ti consiglio di installare un sistema di irrigazione a goccia che, correttamente dimensionato, dosa la quantità giusta per ogni pianta.

Come capire se stai bagnando troppo o troppo poco

Per capire se stai irrigando troppo o troppo poco, osserva le tue piante con attenzione. Dal momento che la quantità di acqua dipende da molti fattori, ogni terrazzo, balcone e giardino è un caso a sé. Ma con un po’ di buon senso e sapendo come e dove guardare, anche per te sarà semplice capire se stai annaffiando correttamente le tue piante. Ecco alcuni consigli.

  • Controlla l’umidità, infilando un dito nel vaso o nel terreno per capire se è bagnato o tendente al secco
  • Guarda le foglie: le piante danno sempre dei segnali. Osserva la lamina fogliare e il bordo:
    • se la foglia è clorotica (verde spento e molle al tatto), significa che ha ricevuto troppa acqua
    • se i margini e le punte sono secchi e la foglia è fragile e dura al tatto, significa che è disidratata e richiede più acqua

Adattare l’irrigazione alle stagioni

In estate, le temperature sono elevate e le giornate più lunghe, quindi è importante irrigare con più frequenza. Al contrario, in primavera e in autunno – quando le piogge sono più frequenti e le giornate più fresche – conviene ridurre la quantità di acqua per evitare ristagni e marciumi. I sistemi di irrigazione automatica migliori permettono di programmare facilmente la durata e l’orario di irrigazione: se dotati di sensori per la pioggia, regolano il tutto in autonomia, in base al meteo reale. Infine, nei mesi invernali, è consigliabile chiudere l’impianto di irrigazione e svuotare le tubazioni per evitare danni da congelamento, usando l’innaffiatoio nelle giornate più miti per bagnare le piante sempreverdi che richiedono una leggera annaffiatura.

Consigli mirati per irrigare correttamente il giardino e il terrazzo

Giardini, terrazzi e balconi sono molto diversi tra loro. In giardino, le piante sono a diretto contatto col suolo e hanno la possibilità di cercare acqua. In terrazzo, gli spazi sono contenuti, le piante sono in vaso e i vincoli legati all’esposizione sono molto più numerosi. Di conseguenza, irrigare un giardino non è come irrigare un terrazzo. Vediamo quali accortezze avere.

Come irrigare correttamente il giardino

Partiamo da una considerazione importante: irrigare il giardino con la classica canna dell’acqua richiede tempo, pazienza e la presenza di qualcuno. Se poi l’estensione del giardino è molto ampia, annaffiare col tubo dell’acqua non è sicuramente la soluzione migliore, indipendentemente dal tuo stile di giardino.

Per evitare che si formino ristagni, assicurarsi di fornire la quantità di acqua necessaria e limitare al massimo gli sprechi, è necessario installare un impianto di irrigazione automatizzato, che tenga conto dell’estensione del giardino e del tipo di piante da annaffiare e che quindi comprenda:

  • Un sistema di irrigazione a goccia o microirrigazione
    L’irrigazione a goccia fornisce la giusta dose di acqua e bagna il terreno su cui cresce la pianta. È particolarmente indicata per orti, aiuole, arbusti, siepi, piante in vaso e aree con suoli sabbiosi o in pendenza. Funziona bene anche in presenza di dislivelli, perché i gocciolatori assicurano una distribuzione uniforme dell’acqua.
  • Un sistema di irrigazione a pioggia o per aspersione
    L’irrigazione a pioggia è la soluzione più adatta per il prato. Il seme, infatti, assorbe meglio l’acqua quando questa arriva dall’alto, come una pioggia leggera. Questo stimola e facilita la germinazione e ti aiuta ad avere un manto erboso sempre folto.
Irrigatore per aspersione

Gli impianti di irrigazione da giardino sono automatici: grazie alle elettrovalvole temporizzate, che attivano l’irrigazione per zone e distribuiscono l’acqua in modo uniforme in ogni area dello spazio verde. Di solito, sono dotati anche di sensori per la pioggia che disattivano l’irrigazione automatica quando non serve.

Come irrigare correttamente il terrazzo

Le piante in vaso hanno esigenze diverse rispetto a quelle in piena terra. L’acqua evapora più rapidamente e il terriccio si asciuga prima. Per evitare di bagnare con poca acqua o di darne troppa, creando ristagni, rivoli e infiltrazioni, la soluzione ideale è un impianto di irrigazione a goccia automatizzato, che consente di dosare con precisione l’acqua e di erogarla direttamente alla base della pianta, senza sprechi idrici.

Infatti, l’acqua in eccesso che fuoriesce dai sottovasi può provocare macchie indelebili, danni strutturali, o addirittura infiltrazioni nei piani inferiori, causando fastidi con i vicini e costose riparazioni.

L’irrigazione a goccia, invece, è discreta, silenziosa, e si adatta perfettamente a terrazzi già arredati o allestiti con molte piante in vaso. Per regolare correttamente la quantità di acqua, si utilizza, nella maggior parte dei casi, un impianto con centralina a rubinetto a una o due vie – che permette di irrigare automaticamente zone diverse del terrazzo con programmazioni differenti – e si applica un certo numero di gocciolatori per vaso, in modo che ogni pianta riceva l’acqua in base alle sue dimensioni, esigenze idriche e posizione.

Impianto a goccia per vasi

Per esempio, un vaso grande o con una pianta ad alto fabbisogno avrà più gocciolatori; un vaso piccolo, uno solo. Nei casi di terrazzi particolarmente grandi, con diverse esposizioni e con piante con esigenze diverse, si può anche optare per un sistema simile a quello da giardino, suddiviso in più di 2 zone.

Hai bisogno di una mano?

Spero che questi consigli ti siano utili. Se, invece, preferisci affidare tutto a un tecnico del verde professionista, posso aiutarti a progettare il tuo terrazzo o il tuo giardino con un impianto di irrigazione efficiente e calibrato sul reale fabbisogno delle tue piante.

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    Chi sono

    Massimo SchinchiMi chiamo Massimo Schinchi, sono un tecnico del verde e garden designer. Ho creato ANTESI per prendermi cura insieme a te degli spazi verdi della tua casa: giardini (sia privati che condominiali), balconi e terrazzi. La mia attività ha come base operativa Milano, ma mi sposto in tutta Italia, per andare dove il Verde mi chiama, senza pormi limiti geografici, alla ricerca di nuove, concrete ed appaganti esperienze.

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